Cos'è
La statua della Madonna, è in marmo bianco, opera forse degli allievi della scuola del Gagini, che la tradizione popolare vuole sia stata tradotta qui, dall’antica città di Rhodis, (oggi sepolta sotto il greto del torrente Patrì, tranne alcuni resti portati alla luce durante una campagna di scavi). La processione si snoda per le stradine del piccolo centro fra i canti dai fedeli, delle fanciulle vestite di bianco ed al suono della banda musicale. In occasione della festività, la Chiesa di piazza S. Maria a Milici viene ornata di rami di alloro benedetto, e tutti ne prendono un ramo per devozione.
Al rientro la confraternita intitolata a Gesù e Maria canta il “Dio ti salvi o Regina” e dopo c’è il canto di un’antica preghiera in dialetto che così recita:
“Un nomu divinu/dal cielu scindìu/u primu fu Diu/chi dissi Gesù
Ancora a Giuseppi/l’Arcangiulu dissi/chi nterra scindìu/stu nomu di Gesù
Trema Lucìfuru/cu tuttu l’infernu/s’arrabìa in eternu/sintendu Gesù
Evviva Maria/Maria Evviva/Evviva Maria/Evviva Gesù …../ Viva Mariaa!”.
Tratto da: C. BONVEGNA, "Usi e Costumi di Rodì Milici. Indagine storico - etnologica in un comune dell'entroterra milazzese", BastogiLibri, Roma 2018.